Dopo qualche anno passato a esercitare la
professione di musicoterapista nell'ambito dell'handicap in alcuni
centri della Brianza, ho potuto verificare che i contesti di applicazione di questa
pratica sono tanto innumerevoli, quanto interessanti: ognuno più
dell'altro. E soprattutto, ho capito che è riduttivo limitare l'uso
della musicoterapia al contesto del "disagio" o della "malattia": è
possibile realizzare interventi significativi in contesti meno
riabilitativi, ma non per questo meno complessi.
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