Riporto integralmente l'articolo che ho scritto per AOFM e pubblicato oggi su www.monzaperibambini.it
Insieme all'Associazone Felicita Merati di Monza vi spieghiamo come il
bambino, fin da neonato, percepisca la musica come un valore aggiunto.
L’esperienza sonora è il primo contatto che ognuno di noi ha avuto con il mondo esterno.
Fin dal grembo materno i suoni e i rumori che circondano la mamma vengono percepiti dal feto: prima solo come vibrazione, quando il sistema uditivo non è ancora sviluppato, e successivamente come stimoli che raggiungono le orecchie, filtrati dal caldo liquido nel quale il bimbo è avvolto.
Il mezzo sonoro è quindi il primo importantissimo ponte che ci mette in comunicazione
con la realtà che ci circonda: voci, suoni, rumori che si ripetono, che
ci sfiorano, che ci rassicurano o ci spaventano. Durante la gravidanza
le mamme spesso in modo molto naturale parlano ai loro piccoli, ma è
altrettanto importante che inizino anche a canticchiare per loro: ciò che si trasmette al bambino è il piacere (e il rilassamento relativo) che viene da queste produzioni vocali, da questi canti improvvisati.
Successivamente, quando il bambino nasce ha bisogno di essere
rassicurato, dopo le grandi emozioni del parto si sente smarrito,
trovandosi improvvisamente circondato da una luce accecante e da rumori
molto forti (non più filtrati dal mezzo liquido): ecco che la voce della mamma gli viene incontro, lo rassicura,
gli ricorda che nonostante tutti i cambiamenti avvenuti c’è qualcosa di
conosciuto che rimane, qualcosa che ora è molto più intenso e vicino.
La voce della mamma è uno strumento privilegiato.È il primo mezzo sonoro che conosce il piccolo: una mamma che canta al proprio bambino gli comunica affetto e sollecitudine, rinforza la percezione del sé.
Le mamme spesso improvvisano su temi noti canzoncine personalizzate,
riprendendo il nome del bambino per migliorare lo sviluppo affettivo: coinvolgere
il papà e i fratelli/sorelle maggiori in questo gioco può essere un
rinforzo ulteriore per il legame emotivo di tutta la famiglia!
Crescendo, poi, i piccoli sono sempre più interessati a tutti quegli oggetti di uso quotidiano che “suonano”:
scricchiolii, clic-clic, sbuffi, ecc., tutto concorre a mettere in atto
un vero e proprio concerto del quale i bambini vogliono presto essere i
protagonisti. Non è necessario mettere subito a loro disposizione dei
veri e propri strumenti musicali: per giocare alla musica ai piccoli basta davvero poco!
Delle scatolette di varie forme e dimensioni che racchiudano semi,
pasta o riso, dei tubi nei quali parlare, dei tappi da schiacciare, dei
coperchi e delle scatole da battere… e non dimentichiamo di fare ascoltare loro delle buona musica,
non solo le semplici canzoncine per bambini - cui nulla vogliamo
togliere ma che lasciano ben poco spazio alla crescita musicale - ma
anche della musica “altra”, musica leggera che piace a mamma e papà,
oppure canti e brani di paesi ed epoche lontane. Quanto prima i piccoli
saranno esposti a stimoli sonori adeguati, tanto prima svilupperanno
un’adeguata sensibilità musicale e tanto più importanti saranno i benefici che ne trarranno nel loro sviluppo cognitivo (es. nello sviluppo del linguaggio), comunicativo, creativo ed emotivo.
L’associazione AOFM (Associazione Ostetriche Felicita Merati) propone dei percorsi musicali per bambini, appositamente pensati per stimolarli nelle varie fasi della loro crescita.
Tutti
i percorsi presentano un schema fisso che rassicura i bambini, mentre
la presenza ogni volta di stimoli nuovi permette loro di mantenere la
giusta attenzione.
Il percorso per i più piccoli si chiama Coccole Sonore ed è pensato per neonati fino a 9 mesi: si tratta di un nuovo dolcissimo modo per le mamme di entrare in relazione con i propri bambini!
Lo
scopo è far proseguire anche dopo il parto quel dialogo sonoro
mamma-bimbo che inizia durante la gestazione: una “coccola sonora” che
veicola tutto l’affetto della madre verso il proprio bambino e tutta la
volontà di entrambi di stabilire una connessione affettiva attraverso i
mezzi di cui dispongono. Vengono proposti ascolti, semplici canti,
filastrocche, ninna nanne e giochi sonori che stimolano un’interazione
sonora precoce favorendo lo sviluppo delle abilità comunicative; mamme e
bimbi vengono coinvolti in attività che associano suono e movimento
(semplici coreografie e momenti di rilassamento), utili tra l’altro per
stimolare la coordinazione.
Per i bambini dai 10 ai 24 mesi si propone Nati in Musica,
un percorso alla scoperta del linguaggio musicale insieme al proprio
bimbo, con la proposta di attività che coinvolgono la voce (melodie, con
e senza parole) e il corpo (movimenti e uso di piccoli strumenti),
alternando momenti ludici e di rilassamento, seguendo le dinamiche del
gruppo e le esigenze dei piccini. Ogni incontro prevede un momento di
improvvisazione collettiva dove i bambini sono stimolati a giocare
liberamente con i suoni e gli strumenti, assieme agli adulti e ai pari
presenti, promuovendo così la propria socialità.
Infine, per i bimbi della scuola dell’infanzia (dai 3 ai 5 anni circa) c’è Musica per Gioco, un laboratorio che ha come filo conduttore la scoperta degli strumenti musicali.
Ogni incontro ruota attorno a uno strumento specifico (chitarra, piano,
flauto, tamburo) che viene presentato e messo a disposizione dei
bambini. Grazie ai giochi sonori proposti, i bambini possono
sperimentarsi anche con altri piccoli oggetti musicali messi a
disposizione, oltre a esplorare le infinite possibilità di suono che
sono in grado di produrre con la voce (per mezzo di melodie improvvisate
e cantate) e con il proprio corpo. Ogni laboratorio si chiude con la
realizzazione, con materiale di recupero, di uno strumento
personalizzabile che può essere portato a casa.
Coccole sonore
Per bimbi da 0 a 9 mesi
MONZA: da lunedì 26/10 ore 10.30
Nati in Musica
Per bimbi da 9 a 24 mesi
MONZA: da lunedì 19/10 ore 16.00
Musica per Gioco
Per i bimbi della scuola materna (3-6 anni)
MONZA: da lunedì 19/10 ore 17.00
PER INFO: Cell 346/7351186 –
SITO: http://infoaofm.wix.com/aofm
via Vittorio Emanuele 1, Monza.